La botanica dei frutti: una guida completa
I frutti sono una parte fondamentale della nostra dieta e della nostra cultura, ma quanti di noi sanno realmente come sono strutturati e come si sviluppano?
In questo post, esploreremo la botanica dei frutti, scoprendo come sono composti, come si sviluppano e quali sono le diverse parti che li compongono.
La struttura dei frutti
I frutti sono composti da diverse parti, ognuna con una funzione specifica:
- *Epicarpo*: la parte esterna del frutto, che protegge il frutto dalle aggressioni esterne.
- *Mesocarpo*: la parte centrale del frutto, spesso carnosa e succosa che costituisce la polpa.
- *Endocarpo*: la parte interna del frutto, che contiene i semi; può essere duro o coriaceo (es. nocciolo della pesca).
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Semi*: contenuti all'interno dell'endocarpo, sono la parte riproduttiva del frutto.
Inoltre, il frutto può avere altre parti come il picciolo (che lo collega alla pianta) e, in alcuni casi, parti accessorie come il calice o il ricettacolo che possono contribuire alla formazione del frutto (
falsi frutti come la mela).
Le diverse tipologie di frutti
Esistono diverse tipologie di frutti, ognuna con caratteristiche specifiche:
- *Frutti semplici*: derivano da un singolo ovario di un fiore, che può essere monocarpellare o pluricarpellare sincarpico. Possono essere carnosi (es. pesca, drupa) o secchi (es. noce, achenio).
Tra i frutti semplici più comuni troviamo:
- Mela
- Pera
- Pesca
- Albicocca
- Prugna
- Ciliegia
- Uva
- Banana
- Kiwi
- Ananas
- Agrumi come arancia, limone, pompelmo
Questi frutti derivano da un singolo ovario e sono molto diffusi sia in Italia che nel mondo, con diverse varietà e caratteristiche organolettiche
- *Frutti composti*: si formano dall'unione di ovari di fiori diversi, ma strettamente aggregati in un'infiorescenza, come l'ananas o il fico.
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Frutti aggregati*: derivano da più ovari separati appartenenti allo stesso fiore (ovari apocarpici) che si uniscono nel frutto finale, come nel caso delle more o delle
fragole .
La crescita e lo sviluppo dei frutti
La crescita e lo sviluppo dei frutti seguono un ciclo articolato che inizia con l'allegagione, cioè la formazione del frutto a partire dall'ovario fecondato del fiore. Dopo l'allegagione, il frutto cresce inizialmente per moltiplicazione cellulare (citochinesi) e successivamente per allungamento e aumento di volume delle cellule (auxesi), accumulando sostanze di riserva.
Durante la crescita, la pianta deve bilanciare l'uso delle sostanze nutritive tra lo sviluppo dei frutti, la vegetazione e la formazione delle gemme per l'anno successivo. La crescita è regolata da fitormoni come auxine, giberelline, citochinine, acido abscissico ed etilene, che coordinano la moltiplicazione cellulare, l'accrescimento e la maturazione.
La maturazione è la fase finale dello sviluppo del frutto, caratterizzata da cambiamenti chimici e fisici come il cambiamento di colore, il rammollimento della polpa, l'aumento degli zuccheri e la formazione di aromi. Nei frutti climaterici (es. mele, pere, pomodori), la maturazione può continuare anche dopo la raccolta grazie all'azione dell'etilene, un ormone gassoso che accelera il processo.
Infine, la qualità e la pezzatura dei frutti dipendono dal benessere complessivo della pianta e dall'equilibrio tra crescita dei frutti, sviluppo vegetativo e formazione delle gemme. Nutrienti come azoto, fosforo e potassio giocano un ruolo chiave nei diversi stadi di crescita e maturazione.
Conclusione
La botanica dei frutti è un argomento affascinante che ci permette di comprendere meglio la struttura e lo sviluppo dei frutti e studiarli ci aiuta a capire ulteriormente come le piante si riproducono e si adattano all’ambiente.
A cura di LA STANZA DEI SAPORI.
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